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  • Immagine del redattoreGazzetta del Landi

LO SPORT E LO SPETTACOLO CONTRO LA GUERRA

A seguito dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina in molte città si sta manifestando per chiedere la fine della guerra. Anche il mondo dello sport non ha esitato a rispondere con delle iniziative.

Una prima reazione è stata lo spostamento della finale di Champions League, in programma il 28 maggio presso lo stadio di San Pietroburgo, che si giocherà dunque nei pressi dello Stade de France a Parigi. La Formula 1 invece ha annunciato che la gara programmata per il 15 settembre in Russia, a Sochi, è stata cancellata dal calendario. A seguito di ciò tutto il mondo dello sport ha deciso di escludere gli atleti russi. Anche la Fifa e la Uefa hanno deciso di bandire dalle competizioni di calcio la nazionale Russa e tutte le squadre dei club russi. Nei campi di calcio si sono manifestate delle iniziative come messaggi di sostegno all’Ucraina su tabelloni, striscioni e magliette indossate direttamente dai calciatori.



Non ha esitato a reagire neanche il mondo della pallavolo. La Federazione Internazionale Volley, infatti, ha annunciato che la Russia non sarà sede dei mondiali di pallavolo maschili in programma dal 26 agosto all’11 settembre. Una reazione molto diretta e significativa è stata anche quella della Federazione Internazionale di Judo, che ha ufficializzato la sospensione di Vladimir Putin dalla sua carica di presidente onorario dell’organismo sportivo, un riconoscimento ottenuto nel 2008. Infatti il Presidente russo pratica questo sport con passione da quando era bambino ed ha anche scritto un libro per valorizzarlo, intitolato ‘Impara il judo con Putin. La storia, la tecnica, la preparazione’.

E’ sceso in campo anche il mondo dello spettacolo che ha preso la decisione di escludere la Russia dalla partecipazione all’Eurovision Song Contest, programmato dal 10 al 14 maggio 2022 a Torino. Infatti questo festival nasce negli anni '50 a seguito della seconda guerra mondiale con un ruolo di unione per l’Europa; e, secondo la televisione ucraina, la partecipazione della Russia all’Eurovision mina l’idea stessa della competizione in quanto paese aggressore e violatore del diritto internazionale.

Il mondo dello spettacolo e dello sport si è schierato in modo compatto dalla parte dell’Ucraina e si auspica che tali decisioni, anche se talvolta ritenute eccessive, possano contribuire a fermare l’invasione Russa.



Edoardo Antonelli

Riccardo Ciriaci



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