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LA TUTELA DELLE LINGUE

  • Immagine del redattore: Gazzetta del Landi
    Gazzetta del Landi
  • 16 mag 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

CITTADINI CONSAPEVOLI - L’articolo 6 e la storia della tutela alle minoranze linguistiche


“La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”


La tutela delle minoranze linguistiche rappresenta il cambio netto di rotta adottato in relazione alle minoranze dopo la caduta del regime fascista, ponendo le basi di uno Stato democratico, in tutto e per tutto.

Il regime fascista aveva infatti adottato una politica fortemente repressiva nei confronti delle minoranze, giungendo sino al punto di “italianizzare” cognomi e nomi di origine straniera (soprattutto in Alto Adige).

Dialetti, lingue minoritarie e prestiti furono visti come potenziali pericoli per «la purezza dell’idioma patrio»

L’avversione ai dialetti fu dettata dal timore che alimentassero spinte regionalistiche e localistiche. Il divieto di impiego dei dialetti fu rigido nella stampa, nella letteratura e nel teatro, mentre per non perdere il consenso della popolazione che conosceva solo il dialetto, si praticò maggiore tolleranza nel cinema.

I territori tedescofoni e slavofoni annessi all’Italia nel 1918 furono quelli che subirono i cambiamenti più profondi a seguito della politica linguistica fascista, la quale cercò di applicare un’integrazione forzata in direzione dell’italiano.


Oltre ad impedire qualsiasi forma di discriminazione basata

sull'appartenenza a minoranze linguistiche, si dispone anche una tutela positiva, con lo scopo di conservare il patrimonio linguistico e culturale di tali minoranze.

In ogni caso, ciò non toglie che, in riguardo al principio di unitarietà dello Stato, l'uso della lingua italiana goda del primato rispetto alle altre lingue.

Il principio di tutela delle minoranze linguistiche trova ulteriore applicazione negli statuti speciali che sono approvati con legge costituzionale, come lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige dove la lingua tedesca viene parificata a quella Italiana nei rapporti con gli uffici giudiziari e della pubblica amministrazione situati nella provincia.

Esso afferma il pluralismo, il quale contrassegna la nostra democrazia, ed è espresso in varie disposizioni inserite nei principi fondamentali, oltre che in vari punti della prima parte della Costituzione.


Sara Tabacchi

 
 
 

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