CITTADINI CONSAPEVOLI - L’articolo 8 della costituzione, differenze tra laicità e fondamentalismo
“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse da quella cattolica hanno il diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.”
Lo Stato italiano è una Repubblica laica e aconfessionale. Lo stato laico è quello
che garantisce a tutti il diritto di far valere le proprie ragioni e si pone come spettatore riguardo le posizioni ideali in campo e fa sì che esse dialoghino tra loro.
La laicità dello stato è un concetto contenuto nella nostra Costituzione, viceversa lo Statuto Albertino, ossia il testo normativo ottriata antecedente alla nostra Carta, stabiliva che la religione cattolica fosse l’unica dello Stato.
L'articolo 9 in esame disciplina i rapporti tra Stato e le altre confessioni religiose, sancendone innanzitutto la piena libertà di fronte alla legge.
Il nostro ordinamento permette dunque il pluralismo delle confessioni religiose, offrendole pari tutela.
La Repubblica, ispirandosi ad un atteggiamento di neutralità nei confronti dei diversi culti, si impegna a tutelare senza distinzioni tutte le confessioni religiose.
Il secondo comma prevede che le confessioni acattoliche godano di autonomia e indipendenza, pertanto possono autorganizzarsi ed autodeterminarsi, anche se entro il limite del rispetto dell'ordinamento giuridico.
I rapporti con lo Stato sono regolati da apposite intese, le quali, una volta raggiunte, non possono essere unilateralmente modificate.
Ma non tutti gli ordinamenti sono ispirati dai nostri stessi principi.
Purtroppo noti sono i fatti che in questi ultimi decenni hanno caratterizzato il fanatismo religioso di alcuni popoli.
Questi movimenti difendono una idea di società ispirata ai dettami della religione, che vengono però distorti e strumentalizzati per commettere atti terroristici.
Sara Tabacchi