L'OBBLIGO VACCINALE
- Gazzetta del Landi
- 16 mag 2021
- Tempo di lettura: 2 min
CITTADINI CONSAPEVOLI
Articolo 32 della Costituzione
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
La salute quindi non è soltanto un diritto dell’individuo, ma anche un interesse della collettività.
La prima ragione di ciò è evidente: mantenere un elevato grado di “benessere fisico e psichico” della popolazione è utile a tutti, all’economia e più in generale all’armonia della nostra comunità.
L’importanza anche collettiva della salute può in alcuni casi giustificare trattamenti sanitari obbligatori, come per esempio, soltanto nei casi strettamente previsti dalla legge, alcuni vaccini.
Negli ultimi tempi l’argomento vaccino ha creato molto scalpore. Per tutti i vaccini anti Covid-19, i problemi più frequenti sono stati febbre, cefalea, dolori muscolari e articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Però si sono registrati anche alcuni casi di morti sospette dopo la somministrazione di quest’ultimo. Studi recenti hanno dimostrato che non vi è nessuna correlazione tra vaccino e la morte improvvisa di alcune persone. Infatti nelle maggior parte dei casi le vittime sono state persone con storia clinica di patologie pregresse.
Per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, il Decreto legge del 1º aprile 2021 ha stabilito l’obbligo vaccinale per professionisti e operatori sanitari. In caso di accertata mancanza del vaccino c’è la sospensione dall’esercizio(o forse persino il licenziamento) della professione sanitaria.
Il rispetto degli obblighi vaccinali è un requisito per l'ammissione all'asilo nido e alle scuole di infanzia, mentre dalla scuola primaria in poi nel caso non siano stati rispettati gli obblighi, viene attivato dall'Asl un percorso di recupero delle vaccinazioni ed è possibile incorrere in multe dai 100 ai 500 euro.
Dopo la diffusione delle notizie di morte per vaccino, non sono mancate le proteste dei no-vax, però bisogna comunque dire che le vaccinazioni ci proteggono da malattie gravi e potenzialmente mortali, basti ricordare che grazie alle vaccinazioni nel 1980 il vaiolo è stato dichiarato eradicato a livello globale e che la polio è in via di eliminazione.
Oltre a quanto già detto la possibilità di morire per vaccino è molto bassa infatti su un totale di 62 casi in Italia, “sono stati segnalati 7 casi (con 2 decessi) di trombosi dei seni venosi intracranici fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con 2 decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete sorveglianza Ue”- dati dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa).
Il tema è sicuramente di primaria importanza soprattutto perchè solo così si potrà sperare di tornare alla tanto sognata “normalità”.
Chandandeep Singh
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