top of page
  • Immagine del redattoreGazzetta del Landi

INTERVISTA SUI TATUAGGI

I pensieri e le esperienze dei giovani sui tatuaggi

Odiernamente il tatuaggio è molto diffuso tra i giovani per questioni estetiche o per esprimere concetti a causa di mancata comunicazione, ma varrà lo stesso per chi non lo possiede?

Per rispondere a questa domanda abbiamo cercato le risposte tra alcuni studenti non tatuati del liceo “A.Landi”.

La prima è l’intervista di una ragazza di 17 anni.


Int.:“ Che cosa pensi dei tatuaggi?

17 :“Penso che il tatuaggio utilizzato semplicemente per motivi estetici non abbia senso, anche perché, chi ti dice che quando invecchierai ti piacerà ancora e non lo vorrai togliere? Detto questo credo che i tatuaggi debbano sempre essere legati ad un evento particolare, ad una passione o debbano avere significati affettivi affinché la persona interessata non si penta mai di esserselo fatto”.

Int.:“ Cosa pensi di chi ha tatuaggi?

17 :“ Allora, credo innanzitutto che le persone debbano essere coscienziose sulla quantità di tatuaggi, infatti a me non piacciono e non ispirano fiducia le persone troppo tatuate. Penso sia importante anche la parte del corpo in cui ci si tatua; questo perché un posto troppo visibile potrebbe risultare inappropiato e potrebbe stancare la vista del suo possessore”.

Il secondo intervistato è un ragazzo di 17 anni.

Int.:“ Tu adesso non hai tatuaggi, perché? Avresti intenzione di farteli in futuro?

17:“Sinceramente non ho tatuaggi perché in primis non me lo permettono i miei genitori, poi perché al momento non ne ho motivo. Sicuramente non scarto l’idea di farmene qualcuno in futuro, ma per poterlo fare dovrò essere indipendente dai miei genitori e poi dovrò avere un motivo valido

che non sia solo la bellezza”.

Int.:“ Se dovessi incontrare per la prima volta due persone, una con un normale tatuaggio e l’altra completamente tatuata, quale impressione ti darebbero?

17 :“ Allora, le persone tutte tatuate non so il perché, ma non mi danno una sensazione di sicurezza, mi mettono a disagio, e sinceramente non le trovo belle neanche dal punto di vista estetico, mentre preferisco di gran lunga un semplice tatuaggio, se fatto nel punto giusto e con un bel significato”.

La terza è l’intervista di un ragazzo di 16 anni.

Int.:“ Come mai non hai tatuaggi?

16 :“ Beh, innanzitutto ho 16 anni e non mi sembra il caso di avere tatuaggi alla mia età, poi non me lo lascerebbero fare i miei genitori che mi hanno insegnato che il tatuaggio non è proprio una cosa buona per il corpo”.

Int.:“Quindi cosa pensi del farsi i tatuaggi?

16 :“ Credo che innanzitutto ci debba essere la consapevolezza che i tatuaggi, a meno che non si facciano interventi con il laser, sono indelebili e perciò, prima di farseli bisogna esserne certi al cento

per cento. Poi penso che il tatuaggio debba oltre ad avere significati, non nuocere all’estetica della persona, basti pensare alle persone con tatuaggi molto vistosi o numerosi. Detto ciò credo che per farsi un tatuaggio non basti soffermarsi alla bellezza dello stesso ma ci voglia un motivo valido come

accadimenti importanti o altro”.

Sono stati inoltre coinvolti in un’intervista “doppia” altri due studenti della nostra Scuola, un maggiorenne ed un minorenne nel seguito indicati “A” e “B”,

che invece hanno deciso di tatuarsi.

Hai tatuaggi?

A: Sì, ne ho tre.

B:Sì, ne ho uno. Fin da quando ero piccolo ho avuto la passione per i tatuaggi e finalmente la sto

realizzando.

Te ne sei mai pentito?

A:No, perché prima di farli ci ho molto riflettuto sopra.

B: No, e non penso che me ne pentirò mai perché non è stata una decisione affrettata.

A quale età hai fatto il primo tatuaggio?

A:È stato a diciotto anni, perché ho dovuto aspettare di essere maggiorenne.

B:A 16 anni, ovviamente con il permesso dei miei genitori.

In particolare, quale è stata la reazione dei tuoi genitori?

A: All’inizio mia madre si è fortemente opposta, ma se ne è dovuta fare una ragione quando ha visto che mi ero tatuato. Mio padre, al contrario, ha condiviso l’idea (forse perché anche lui ne ha uno...) ma si è lamentato del fatto che non fossero nascosti.

B: I miei genitori sono stati sempre d’accordo, o forse l’hanno fatto per mantenere un dialogo, non so se mi capisci... A dire il vero hanno commentato che in fondo era meglio farsi un tatuaggio che una “canna”!

A questo proposito ti piace di norma farli in un posto visibile del tuo corpo?

A: Sì, in particolare sulle braccia. È un modo per esprimere la mia personalità.

B:Sì, perché così gli altri lo possono ammirare.

Quale significato hanno quindi i tuoi tatuaggi? Cosa esprimono?

A:Ognuno ha un significato, un motivo profondo legato soprattutto alla mia famiglia.

B:Guardarlo mi aiuta a ricordare che c’è sempre una soluzione ai problemi e che posso superare ogni tipo di ostacolo, anche quelli più duri che mi riserverà la vita.

Un’ultima domanda. Farli è stato doloroso?

A:No, tranne uno per il quale è stato necessario effettuare due sedute dato che il disegno ha avuto una durata complessiva di 7 ore. Pensa che i miei muscoli si erano completamente “addormentati”.

B:No, non direi, solo un leggero fastidio.

Ginevra Gambardella e Manuel Vetri

171 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page