“Earth Day, non basta un solo giorno per la Terra”
- Gazzetta del Landi
- 28 apr 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Ci troviamo nella settimana più green dell’anno, la settimana della Terra. La giornata del 22 aprile è, infatti, la giornata mondiale della Terra, la manifestazione internazionale volta alla salvaguardia del nostro pianeta e dell’ambiente conosciuta come Earth Day.

Ad oggi si sente parlare spesso, ma forse non abbastanza, di sostenibilità ambientale (ecosostenibilità) poiché purtroppo le azioni dell’uomo hanno causato e continuano a causare tuttora enormi danni all’ambiente. Tra i più importanti (e per i quali vediamo molti attivisti battersi) troviamo sicuramente l’inquinamento dell’aria, a cui tutti noi contribuiamo ogni giorno attraverso l’uso di dispositivi elettronici o, maggiormente, di automobili, procurando effetti anche su un altro grande problema, il riscaldamento globale. Esso, a sua volta, causa ulteriori gravi danni, basti solo pensare agli sbalzi di temperatura degli ultimi giorni. Altro grande problema è l’esaurimento dello strato d’ozono, che tutti conosciamo come “buco dell’ozono”. Si tratta di una riduzione dello spessore di questo strato che si trova nell’atmosfera della Terra e ci protegge dai raggi del Sole più nocivi. Come si può ben immaginare, i danni provocati dall’assenza di questo strato sono per esempio disturbi agli occhi o, più grave, cancro alla pelle. Ciò è causato principalmente dal rilascio di alcune sostanze inquinanti, come, ad esempio, quelle che si trovano nelle bombolette spray. Altre conseguenze sono la deforestazione, dovuta all’agricoltura intensiva e che causa danni sia alla flora che alla fauna e aumenti di temperature, l’inquinamento idrico, dovuto al rilascio da parte dell’uomo di sostanze chimiche nei fiumi, laghi e mari che affiancate alla plastica inquinano la principale fonte di vita di noi esseri viventi. A questo proposito, in questi giorni ci si interroga per capire per quanto tempo ancora avremo a disposizione acqua dolce ma soprattutto su quanto tempo ci rimane per poterla preservare per le generazioni future. Purtroppo, ad oggi si conta che entro il 2030 non ci sarà acqua dolce per tutti, aspettativa che si contrappone al sesto obiettivo dell’Agenda 2030: acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

Dopo questa breve (grande) parentesi torniamo a parlare della giornata della Terra. Dobbiamo la nascita di questa manifestazione a John McConnell, un
attivista per la pace che si era interessato anche all’ecologia. Nell’ottobre del 1969 a San Francisco, a seguito di una fuoriuscita di petrolio a Santa Barbara in California che aveva ucciso migliaia di uccelli, leoni marini e delfini, egli fece la sua proposta. Una giornata per la celebrazione della bellezza della Terra e l’informazione sui problemi da risolvere per la sua salvaguardia, sembrava perfetta per mettere in guardia gli uomini venuti ormai a conoscenza dei rischi che comportava lo sviluppo industriale.
Così il 21 marzo del 1970 avvenne la prima celebrazione. Solamente un mese dopo, il 22 aprile 1970, venne costituita la definitiva “Earth Day” dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson. Inizialmente si trattava di un evento prettamente statunitense e infatti le prime celebrazioni coinvolsero diversi college, università, scuole primarie e secondarie e alcune comunità. Solo nel 1990 si arrivò ad un’espansione internazionale e la manifestazione di quell’anno fu anche di grande ispirazione per la cultura del riciclo in tutto il mondo. Successivamente, per rendere la giornata un evento annuale venne formato il comitato Earth Day USA, che egli coordinò fino al 1995. In quell’anno, nel 25° anniversario, venne fondato l’Earth Day Network, grazie a Denis Hayes, diffondendo ancor più la manifestazione a livello internazionale. Nel 2000 per la prima volta l’evento fu organizzato con Internet come strumento principale, il che fu prezioso sia a livello nazionale che internazionale, si raggiunsero infatti centinaia di migliaia di persone, anche per merito dell’ospite ufficiale della manifestazione, Leonardo Di Caprio.
Per quanto riguarda Earth Day Network, Earth Day Italia è considerato uno dei migliori a livello organizzativo, tanto che nel 2015 è divenuto sede europea del network internazionale.

Negli anni la Giornata della Terra ha assunto sempre maggiore importanza e interesse mondiale, tanto che ad oggi parliamo della Settimana della Terra. Durante questi giorni si svolgono molteplici attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali, per sensibilizzare e proporre soluzioni concrete. Dal 2017 nella straordinaria Villa Borghese viene organizzato il Villaggio per la Terra. Durante le prime edizioni, in questi cinque giorni venivano organizzati numerosi eventi, a partire da quelli sportivi, poi esposizioni, laboratori, simulatori molti dei quali gratuiti. Anche bambini e adolescenti avevano il proprio spazio, in particolare nel Villaggio per lo Sport, Villaggio per Bambini e Villaggio per Giovani, con attività come Orienteering, canottaggio simulato, pallavolo… Dopo il tema del 2018, incentrato sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, nel 2019 il tema è stato “Proteggi la nostra specie”, per portare l’attenzione sulle specie minacciate e in via d’estinzione.
Purtroppo nel 2020 (50esimo anniversario) a causa del Covid-19 sono state annullate le manifestazioni in pubblico, ma ciò non ha fermato gli organizzatori. Infatti, si è svolta una gigantesca maratona virtuale. Grazie ai media siamo quindi riusciti a rimanere separati ma uniti, con il tema “azione per il clima”. Interessante è stata la promozione del progetto Earth Challenge 2020, volto alla creazione di una grandissima comunità di Scienza dei cittadini, i quali grazie ad un’app, disponibile in undici lingue, hanno avuto la possibilità di raccogliere dati su qualità dell’aria e dell’acqua, inquinamento da plastica ed altri fattori.

Finalmente quest’anno, dopo tre anni di digitale, al Galoppatoio di Villa Borghese dal 21 al 25 aprile si terrà nuovamente il Villaggio per la Terra. I protagonisti di quest’anno saranno gli obiettivi dell’Agenda 2030, approfonditi attraverso diciassette piazze multimediali guidate da giovani universitari. Ci sarà inoltre un palcoscenico dove avverranno dei talk show con giornalisti ed esibizioni di street art di artisti internazionali. In più, troveremo il Parco Biodiversità, il Villaggio Sportivo, con più di trenta discipline sportive e il Villaggio della Scienza. Il divertimento non mancherà per i più piccoli, i quali potranno partecipare ad innumerevoli attività nel Villaggio Bambini, organizzato in collaborazione con UNICEF, dove si potranno trovare il Planetario gonfiabile, la Pompieropoli…per imparare divertendosi. Un’altra piacevole sorpresa sarà la presenza di Spongebob, il nostro amico spugna di Bikini Bottom anche lui amante dell’ambiente.

C’è stata la possibilità di assistere alla maratona #OnePeopleOnePlanet, in diretta su RaiPlay dalle 8:00 a mezzanotte. Proprio la sera del 22 aprile, la Giornata è terminata con la trasmissione del Concerto per la Terra, dalle ore 21:00 e al quale hanno preso parte diversi artisti, tra cui Tommaso Paradiso. In contemporanea è stato trasmesso anche quello di Torino, capoluogo dove avranno luogo altri diversi eventi ecologici in questa settimana.
Fare qualcosa per la Terra è importante, sicuramente questi eventi stimolano il nostro interesse e ci avvicinano alla realtà che viviamo, ma non basta ricordarsi dei problemi che ci circondano solo per un giorno. C’è il bisogno di fare qualcosa per la Terra ogni giorno, per la sua salvaguardia, la nostra vita e quella delle generazioni future. Perciò, acquisita questa consapevolezza, iniziamo a contribuire tutti, anche nel nostro piccolo, per la salvezza del nostro pianeta.
articolo: Ielapi Giorgia
foto: google immagini
Comentarios