Cosimo Rega: un uomo ri-nato
- Gazzetta del Landi
- 19 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min

Non mi sarei mai aspettato di vivere un’esperienza così coinvolgente... e pensare che quando me l’hanno proposta sono stato lì a pensare se partecipare o meno.....lo farei altre cento volte! Il giorno 07/05/2019 si è tenuto, in occasione della seconda giornata della legalità, un incontro presso il Centro Polifunzionale di Lariano “Tiberio Bartoli”. A questo evento hanno partecipato degli ospiti speciali come: Cosimo Rega (ex camorrista), Dott.ssa Letizia Corsetti e la Dott.ssa Angelica di Trapani in collaborazione con il sindaco Maurizio Caliciotti, l’Ass. alla cultura Maria Grazia Gabrielli, l’Ass. alla Pubblica Istruzione Maurizio Mattacchioni e l’istituto Comprensivo di Lariano e il Dirigente scolastico Prof.ssa Patrizia Fiaschetti. Attore, regista, scrittore, ergastolano, Cosimo Rega nasce nel 1952 a Sant’Egidio del Monte Albino (Sa). Una vita segnata da circostanze che l’hanno visto coinvolto, sin da giovanissimo, nel contesto della camorra salernitana. Dopo una piccola intervista svolta dai ragazzi del giornale studentesco, Cosimo (lo abbiamo chiamato da subito col suo nome, senza dare del “lei” considerata l’affabilità con cui si è presentato) ha raccontato la sua esperienza. E’ entrato a far parte della camorra in un periodo di fragilità e debolezze, causate soprattutto dall’ambito familiare, alla giovane età di 21 anni privo di cultura e istruzione. Iniziando con piccoli reati, affascinato dal guadagno facile, si avvicinò al vero crimine. La camorra, come ha spiegato, inizialmente è una vera e propria famiglia, che ti protegge e ti fa sentire al sicuro; solamente con il passare degli anni e acquisendo la consapevolezza delle tue azioni, così come ha riferito Rega, ti rendi conto che quella che chiamavi famiglia non è altro che un inferno dal quale non puoi uscire. Cosimo, dunque, è passato dal piccolo reato alla criminalità organizzata. All’età di 28 anni è condannato all’ergastolo. Questo sarà un episodio fondamentale della sua vita perché solo allora capirà quale sarà la strada giusta da prendere. L’episodio segnante la sua vita sarà proprio l’incontro con i familiari e la propria confessione ad essi. Dopo aver spiegato la sua situazione, vide negli occhi dei figli una profonda delusione ed inquietudine; dopo averli salutati come mai prima da allora, rimase solo con la moglie. Cercando di convincerla a cambiare vita e soprattutto trovare un’altra sistemazione, lei lo ha guardato fisso negli occhi e gli disse “Pensi davvero che un muro di cinta possa dividere la nostra famiglia?!”... questa fu la sentenza più dura che Cosimo affrontò. Da qui, la sua decisione di cambiare vita e lasciarsi alle spalle il suo passato. Durante la sua reclusione in carcere inizia a studiare ed appassionarsi al teatro, partecipando come protagonista al film “Cesare deve morire”. Cosimo continua a scontare la sua pena, con la consapevolezza degli errori commessi. Conclude il suo discorso con una sua citazione sulla libertà: “Non esiste la libertà, solo la ricerca di quest’ultima ci rende liberi.”
Credo non ci sia affermazione più illuminante di questa!
MICHELE VACCA
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