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ARTICOLO 11 COSTITUZIONE

  • Immagine del redattore: Gazzetta del Landi
    Gazzetta del Landi
  • 29 mag 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

CITTADINI CONSAPEVOLI


Inizia la trattazione di uno dei principi fondamentali della costituzione italiana, affronteremo l’articolo undici.


L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.



Bisogna pensare alle condizioni storiche in cui la costituzione viene scritta, infatti siamo al termine della seconda guerra mondiale, guerra con oltre sessanta milioni di morti. Questo articolo non solo ripudia la guerra ma va oltre, infatti getta le basi per una politica di pace. La prima frase afferma il ripudio della guerra come strumento di offesa da parte dell’Italia ma non di difesa, infatti se l’Italia venisse attaccata può rispondere con le armi perché in questo caso il conflitto non sarebbe uno strumento di offesa ma di difesa. Dopo aver sostenuto il ripudio della guerra i costituenti hanno affermato che l’Italia è disponibile a stabilire un limite alla propria sovranità cedendone una parte ad organizzazioni internazionali che promuovono la pace, si afferma però che la limitazione di sovranità deve avvenire in condizione di parità con gli altri stati. Lo scopo dunque è quello di creare un ordinamento internazionale rivolto ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni. I costituenti quindi introducono il principio di autolimitazione della sovranità, poiché le rovine del 900 causate dalle due guerre mondiali sono dovute dal tentativo degli stati di affermare la propria sovranità, ma per garantire la pace tra i popoli i paesi devono rinunciare alla superbia e al nazionalismo, come disse Corsanego (deputato dell’assemblea costituente) il 3 dicembre 1946. Importante è il fatto che questo articolo nella parte in cui parla della limitazione della sovranità è stato usato anni dopo per giustificare l’adesione dell’Italia alla CEE (comunità economica europea) e più tardi all’unione europea cedendo parte della sua sovranità. L’articolo termina affermando che l’Italia promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni, in virtù di ciò l’Italia ha affermato la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che ha come obiettivo la tutela dei diritti umani.



Riccardo Ciriaci

 
 
 

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