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ART: 4- IL LAVORO NELLA NOSTRA COSTITUZIONE

CITTADINI CONSAPEVOLI - Il lavoro : diritto di libertà, diritto civico e dovere di solidarietà


L'articolo 4 della Costituzione sancisce il principio lavorista, secondo il quale il lavoro rappresenta un valore centrale dell'ordinamento, oltre ad un fine ben preciso cui deve aspirare la legislazione, indirizzata verso la massima occupazione.

Il lavoro è infatti il primo diritto sociale, dato che costituisce la fonte privilegiata

di sostentamento della persona e strumento irrinunciabile per la sua affermazione sociale e per poter ambire ad una effettiva indipendenza ed autonomia.

Il lavoro non è ovviamente preso in considerazione come diritto soggettivo perfetto (data la materiale impossibilità di assicurarlo a tutti), bensì come indirizzo fondamentale per il legislatore, al fine di promuovere le condizioni utili a renderlo effettivo. Il lavoro si configura piuttosto come diritto di libertà (ovvero la libertà di scegliere quale attività svolgere) e come diritto civico (in quanto il cittadino ha diritto di esigere dallo Stato la promozione delle condizioni che lo rendano effettivo).

Il lavoro è inoltre considerato come dovere di solidarietà, cui ciascun cittadino è tenuto per contribuire al progresso economico e sociale dello Stato e della collettività.

Nell’ultimo anno, a causa della pandemia da COVID-19, sono state attuate varie misure sanitarie che hanno limitato, e a volte chiuso, le attività lavorative, Inizialmente tali provvedimenti sono stati accettati per la salvaguardia della salute ma ora è cresciuto il malcontento dei lavoratori, i quali non avendo possibilità di lavorare non riescono a percepire un reddito.

Questa tensione è sfociata proprio in queste ultime settimane in manifestazioni e proteste che hanno coinvolto tutta l’Italia e tante categorie di lavoratori.

Dopo un anno i lavoratori, soprattutto ristoratori e commercianti, si sono sentiti privati del loro diritto a poter lavorare, in quanto molti di loro avevano speso capitali volti a rendere conformi alle norme COVID i propri esercizi commerciali.

Il malcontento è evidente ed oggettivamente rilevante, tuttavia non sempre è facile, neanche per lo Stato trovare una soluzione che concili gli interessi di queste categorie di lavoratori con l'esigenza di tutelare la saluta di tutti.



Sara Tabacchi

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