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DDL ZAN NELL'OCCHIO DEL CICLONE

CITTADINI CONSAPEVOLI


In questi giorni sta divampando la vicenda riguardante il DDL Zan,molti personaggi pubblici si stanno pronunciando a riguardo, ma facciamo il punto del disegno di legge nello specifico.


Nelle ultime settimane la notizia di Malika, cacciata di casa dalla famiglia dopo aver confessato di aver intrapreso una relazione con una ragazza, su testate giornalistiche come Il Corriere della Sera ha portato l'attenzione su storie simili. Una di queste brutte storie è, ad esempio, la vicenda di Giacomo, ragazzo di 28 anni di Arezzo, che è stato offeso e aggredito dalla famiglia dopo aver confessato la sua omosessualità. Tali avvenimenti hanno portato ancora di più l'attenzione sul disegno di legge Zan.

Nel 2020 il cosiddetto DDL (''disegno di legge'') Zan ha conquistato l'approvazione della Camera, mentre nelle scorse settimane è stata bloccata dalla Lega la sua discussione in Senato. Tale riforma ha innescato una discussione, tra cui c'è chi la reputa ''liberticida'', ma anche chi crede sia fondamentale, come molti personaggi pubblici che in questi giorni si sono pronunciati a suo favore. Cosa prevede precisamente questa legge?

La legge prende il nome da Alessandro Zan, promotore della stessa e facente parte del PD. Tecnicamente la riforma prevederebbe la modifica degli articoli 604 bis e 604 ter del Codice Penale, introducendo i casi specifici di comportamenti discriminatori contro: disabili, omosessuali, transessuali e di qualunque atto persecutorio legato all'orientamento sessuale o al sesso (biologico o anagrafico). Il testo riunisce i DDL Boldrini, Scalfarotto e Bertolozzi e rafforza il concetto espresso nella legge Mancino 25/1993, aggiungendo così al divieto di discriminazioni per motivi razziali, etnici o religiosi quelle basate sull'orientamento sessuale o identità di genere. La proposta, inoltre, protegge e punisce il sessismo e la misoginia. Per tali discriminazioni verrebbero introdotte specifiche sanzioni: reclusione da 6 mesi a 1 anno o multa fino a 6000 euro per chi istiga a commettere atti discriminatori contro le suddette categorie; la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi istiga, commette atti di violenza o provocazione con fine discriminatorio; la reclusione da 6 mesi fino a 4 anni per chi partecipa o assiste organizzazioni, associazioni, movimenti, gruppi con l'intento di incitare discriminazioni o violenza. Questi cambiamenti avverrebbero sull'articolo 604 bis, mentre per l'articolo 604 ter si aggiunge l'aggravante per reati a finalità discriminatorie o per agevolazione di gruppi mossi verso tale direzione, vedendo un aumento della pena fino alla metà della pena stessa.

Si sono schierati contro tale legge il CEI (Conferenza Episcopale Italiana), per cui non è necessaria una legge ad hoc per chi discriminato per sesso, orientamento sessuale, identità di genere in quanto già protetti dalla Costituzione e dalla legge Mancino; dello stesso parere sono Lega e Fratelli d'Italia. Dall'altra parte si sono esposti molti personaggi pubblici, tra cui Fedez, ma impazzano sui social network foto di VIP con la scritta ''DDL Zan'' sulla mano con l'hashtag ''#diamociunamano''.

La calendarizzazione in Senato è passata in Commissione il 28 aprile 2021,anche se non è nota ancora una data specifica.


Margherita Lanna

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